In un periodo di continuo cambiamento e ridefinizione del mercato del lavoro, con sempre nuove figure che emergono ed altre che si dissolvono nel calderone della rivoluzione digitale, ecco che diventa estremamente necessario pensare alla formazione dei propri figli in una nuova ottica: quella 4.0.
Si perché con l’avvento dell’ Industria 4.0 (ovvero quella tendenza dell’automazione industriale che integra alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro, creare nuovi modelli di business e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti) e del cosiddetto Web 4.0 che metterà sempre più in risalto realtà aumentata e i Big Data, diventa essenziale formarsi e prepararsi al mondo che verrà (e che in parte è già qua) ed in questo senso l’istruzione dei futuri lavoratori deve essere aggiornata.
La tecnologia, insomma, cambia il volto al mercato del lavoro e lo fa talmente velocemente che i lavoratori vedranno modificare nel giro di 5 anni il 50-60% delle attività che svolgono. Come farsi trovare preparati dunque al cambiamento?
Formazione, formazione e ancora formazione. Questa la risposta più immediata e plausibile.
Secondo i risultati pubblicati dalla Varkey Foundation, l’ente benefico per l’istruzione globale, gli italiani attribuiscono maggiore importanza all’università rispetto a qualsiasi altro paese europeo intervistato: il 37% dei genitori afferma che è estremamente importante che il proprio figlio frequenti l’università e il 66% dichiara che è molto importante. In confronto, la percentuale di genitori che lo reputa estremamente importante è l’11% in Francia, il 13% in Regno Unito, il 13% in Germania e il 23% in Spagna.
Dati che sicuramente continuano a delineare l’importanza del percorso universitario nel Bel Paese, che infatti anche in ambito accademico si sta “attrezzando” per la formazione del futuro, ma come alternative al percorso universitario non sono da trascurare anche le scuole di alta formazione professionale ed i corsi specializzati che si stanno sempre più aggiornando in base allo sviluppo tecnologico delle varie aree del mondo del lavoro.
Ti iscrivi, studi, superi gli esami. E, magari, trovi lavoro a pochi mesi dal titolo. Le scuole di alta formazione in questo senso offrono sicuramente delle idonee alternative al percorso accademico, ed in molti casi mettono a disposizione stage e tirocini internazionali all’interno del proprio iter formativo che consentono di ampliare le proprie conoscenze ed i propri contatti nel mondo del lavoro transnazionale.
Come iscriversi allora ad un corso di alta formazione? – Chi è interessato a fare un’esperienza di questo tipo può procedere nel seguente modo:
– Individuare i corsi specializzati sul proprio territorio tramite ricerca online;
– Consultare un Catalogo interregionale che contiene tutte le tipologie di corsi offerti: master universitari, master non universitari, corsi di specializzazione e riqualificazione;
– Individuare il corso di interesse e consultare il bando emesso dalla propria regione di residenza per verificare di avere i requisiti necessari per partecipare.
Insomma il crescente progresso tecnologico, unito alla ridefinizione dei ruoli lavorativi comportano sicuramente un’analisi più approfondita di tutte le scelte strategiche possibili per il futuro dei propri figli, ed in tal senso la formazione specializzata ed i corsi di indirizzo specifico sono sicuramente una valida alternativa all’Università per cogliere il cambiamento e prepararsi al futuro!