- Lapo Baglini, docente punto di riferimento per i nostri corsisti nel loro percorso di crescita personale e professionale: ci parli delle materie che insegna alla SSATI e dei suoi metodi di insegnamento in classe.
All’inizio dell’anno insegno due moduli collegati fra loro: Time Management e Problem Solving, per insegnare a lavorare per priorità e a pensare per soluzioni in ambito aziendale. Poi alla specializzazione di Marketing Negoziazione. La sfida più bella è comunque di formare i ragazzi per il Business Tutors quando parleranno, si spera, davanti a tante persone. Affronto la tematica a gennaio con Presentation Techniques e li seguo passo passo nelle ultime settimane.
- A breve partirà il suo corso di Negoziazione Commerciale: cosa andrete ad approfondire in aula?
Approfondiremo sia le tematiche relative alla parte comunicativa, ascolto attivo, calibrazione, lettura della comunicazione non verbale e paraverbale degli altri, che quelle più tecniche del modello di negoziazione di Harvard, sviluppato da William Ury e Roger Fisher.
- Parlando di competenze richieste dalle aziende, a suo avviso, quanto sono importanti le cosiddette soft skills, quanto le competenze tecniche, e come si può diventare un buon negoziatore?
Sono importanti entrambe. Essere tecnicamente preparati senza saper leggere la comunicazione altrui serve a poco. E lo stesso vale per chi calibra molto bene ma poi non sa in pratica quali strumenti usare. Per diventare un buon negoziatore basta rifarsi a quello che spiegavano i greci: l’epoché, cioè la sospensione del giudizio quando gli altri parlano. L’opposto del pregiudizio per intendersi.
- Lei accompagna ogni anno i nostri corsisti verso la prova finale del Business Tutors. Come prepara gli studenti in vista di questo importante esame?
In due modi, insegnandogli dei principi tecnici di Public Speaking e aiutandoli con il Coaching nella gestione emotiva della presentazione. E questa parte è davvero necessaria per ragazzi di quell’età.
- Una riflessione, infine, sulla situazione che stiamo vivendo: è vero che saranno richieste sempre più competenze tecnico-digitali, o rimane sempre importante formarsi anche sulle modalità relazionali aziendali e quelle rivolte alla comunicazione con stakeholders e clienti?
A giudicare da cosa mi chiedono le aziende, direi che è ancora più importante oggi gestire al meglio le dinamiche emotive e relazionali con i compagni di lavoro e con i clienti e i fornitori. Soft e Interpersonal Skills sono le parole che vanno per la maggiore nel training aziendale.